
Il documentario denuncia per la prima volta il ricorso sistemico alla sterilizzazione forzata, o in assenza di consenso informato, in Quebec, una procedura diffusa in passato ma praticata ancora oggi. A subire questo tipo di abuso, fin dagli anni Ottanta, sono quasi esclusivamente donne indigene — il che dimostra quanto il razzismo sia radicato nel sistema sanitario canadese. Il documentario ha suscitato una reazione veemente all’Assemblea Nazionale del Quebec e costretto il Premier François Legault ad assicurare il suo impegno per l’abolizione di questa pratica coercitiva.