
Questo documentario racconta le vicissitudini di tre donne ruandesi − Prisca, Marie-Jeanne e Concessa − sfuggite al genocidio dei Tutsi del 1994.
Dopo essere scampate al massacro ad opera degli Hutu, le donne pensavano di avere trovato rifugio in uno dei campi profughi gestiti dalle forze armate francesi dell’Opération Turquoise.
Nel 2009 Concessa, Marie-Jeanne e Prisca accusarono alcuni soldati francesi di averle violentate: le loro denunce, esaminate dalla divisione Crimini contro l’umanità del Tribunale di Grande Istanza (TGI) di Parigi, non sono però mai state accolte. “Questo film non è un’inchiesta – spiegano i registi – ma una riflessione sull’indicibile e sul potere delle parole, sul peso del silenzio”.